33a Winter Marathon: prima tappa in notturna con arrivo al Tonale. Primi Bellini-Tiberti su Fiat 508C del 1936, lontani Miki Biasion e Davide Valsecchi
MADONNA DI CAMPIGLIO- La partenza di ieri sera è stata spettacolare sotto i primi timidi fiocchi di neve. Stamattina nevica ancora, come da tempo non si vedeva in questo periodo sulle montagne attorno a Madonna di Campiglio. C’è tantissima neve ovunque e un freddo pungente in qualsiasi momento della giornata. Questa edizione della Winter Marathon è ostaggio del Covid19 e Piazza Righi nel cuore del paese del Trentino è stranamente quasi deserta. Gli impianti sono chiusi e i turisti non ci sono. Le strade libere, alberghi e negozi chiusi. Ci sono ancora le luci di Natale che rendono meno triste l’atmosfera.
La Winter Marathon 2021 è partita ieri sera alle 19.30 tra pochi intimi, giornalisti e addetti ai lavori, in un clima da coprifuoco. Si tratta della 33ª edizione della corsa alpina per auto storiche. 88 equipaggi al via su 90 iscritti, un successo di questi tempi, che affrontano con le gomme chiodate 500 chilometri di gara, la maggior parte dei quali in notturna. 65 le prove cronometrate e otto i controlli orari a cura di Eberhard & Co. Timekeeper e main sponsor dell’evento. Ben 12 i passi dolomitici da affrontare.
Le grandi incognite si chiamano Pordoi e Passo Gardena che solo oggi sarà possibile capire se entreranno nel percorso come annunciato alla vigilia. «Dipende dalla neve - spiegano Andrea e Roberto Vesco, organizzatori della Winter Marathon e trionfatori dell’ultima edizione della Mille Miglia ad ottobre -. Abbiamo modificato già sei volte il tracciato e speriamo fino all’ultimo di poter inserire i due passi oggi chiusi - aggiungono i Vesco -. Ovviamente ogni scelta, precisa, sarà presa garantendo piena sicurezza agli equipaggi iscritti».
La prima tappa - 90 chilometri utili per scaldare i motori - è stata servita ieri sera all’ora dell’aperitivo.
Le 88 auto al via da Campiglio hanno attraversato la Val di Sole con sosta sul Passo del Tonale per la cena, consumata nel rispetto delle norme anticovid e in tempi stretti per evitare assembramenti. Cena al sacco con minestrone e panino con hamburger.
Dopo la prima tappa Campiglio-Tonale-Campiglio al comando c’è l’equipaggio Bellini-Tiberti su Fiat 508 C. Secondi Salvinelli-Salvinelli su FIAT 1100 del 1954, terzi Malucelli-Cancarini sulla Youngtimer Lancia Beta Montecarlo del 1976. Molto lontani Miki Biasion con la Eberhard Alfa Romeo 1750cc GT Veloce del 1964 (64o) e Davide Valsecchi, 43o con una Fiat 124 Abarth Rally del 1975.
Appuntamento a tra poco quando dalle 11 prenderà il via la seconda tappa lunga 420 chilometri che si conluderà nella notte a Campiglio dopo una maratona, curva dopo curva, sui passi dolomitici più affascinanti. Chi resiste, al freddo, al ghiaccio e alle insidie del cronometro centrerà la vittoria strappando il titolo ai campioni in carica Andrea Belometti e Massimo Bettinsoli che su Fiat 508 C del 1937 vinsero lo scorso anno.
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