E’ scomparso a Castello Brianza a soli 71 anni Aurelio Longoni, tra i più competenti tecnici del motociclismo internazionale
MANTOVA - E’ scomparso nella giornata di domenica a Castello Brianza a soli 71 anni Aurelio Longoni, tra i più competenti ed esperti tecnici del motociclismo internazionale. Era nato a Dolzago nella Provincia di Lecco, assunto come operaio nel 1973 dopo il diploma di perito meccanico dalla Regina Catene Calibrate SpA di Olginate, ne era divenuto il responsabile della assistenza in pista e a partire dal 1974 aveva iniziato a lavorare coi team seguendo tutti i più grandi piloti di ogni disciplina, dal motocross, ai GP, al Trial all’Enduro. Longoni ha avuto il privilegio di lavorare con piloti del calibro di Giacomo Agostini, Barry Sheene, Mike Hailwood, Valentino Rossi e Tony Cairoli solo per citarne i più blasonati, ma per lui ogni conduttore meritava la medesima dedizione tecnica. Alle ultime elezioni amministrative era stato eletto Consigliere Comunale di Castello Brianza.
Così lo ricorda il presidente del Motoclub Giovanni Pavesi. «La mia amicizia con Aurelio risale ai primi anni ottanta quando io correvo nel motocross. Si fece ben presto valere per la sua capacità tecnica, umiltà e bel carattere. A Mantova non mancava mai, per lui l’appuntamento con lo Starcross a febbraio era di primaria importanza. Credo che il marchio italiano Regina si sia affermato nel mondo anche grazie al suo lavoro. Porgo alla famiglia le più sincere condoglianze a nome mio e di tutto il Motoclub».
Il Press Officer MCM Stefano Bergonzini aggiunge: «Per un lungo periodo della mia carriera Aurelio Longoni ha fatto parte della mia vita. A inizio stagione e ai GP di Mantova non mancava mai, per lui era un punto di riferimento dove incontrare i team clienti della Regina Catene e verificare la loro soddisfazione e la bontà della messa a punto. In alcune stagioni ci vedevamo tutte le domeniche: a fine luglio a Misano Adriatico per la Superbike, ad inizio agosto alla Cittadelle di Namur per il GP del Belgio, qualche giorno di riposo e via a Vallelunga per il CIV. Una vita molto intensa dove una persona come lui, sempre informata, gentile e attaccata alla famiglia, nonostante la vita nomade, era di grande aiuto. Non credo sarà facile sostituirlo. Ci mancherà molto».