Internazionali d’Italia: Andrea Adamo sarà in pista a Mantova l'11 febbraio, l’intervista
MANTOVA - La presenza di Andrea Adamo agli Internazionali d'Italia che si correranno al Città di Mantova domenica 11 febbraio è tra i motivi di grande interesse di questa competizione, che da 40 anni, con diverse formule, apre la stagione del motociclismo in pista. Quest'anno al via il 5 volte iridato Tim Gajser con HRC Honda, il Campione del mondo MXGP 2015 Romain Febvre con Kawasaki Racing e Andrea Adamo con RedBull KTM, neo Campione del mondo della MX2. Adamo è il nuovo talento siciliano al quale tutto il motociclismo guarda con interesse e passione perché è stato lui a riportare in Italia il titolo della classe cadetta, 16 anni dopo Antonio Cairoli, che vinse nel 2007.
Andrea è però anche un grande frequentatore e conoscitore del Circuito Città di Mantova, la prima pista internazionale dove si allenato da piccolo. Pur essendo nato a Erice in Provincia di Trapani il 23 settembre del 2000, si è trasferito da giovanissimo in Emilia a Savignano sul Panaro per correre con il team SM Action che lo ha valorizzato e portato al debutto nel 2019 con la Yamaha. Dopo un ottimo mondiale 2022 con GasGas, concluso all'8° posto, l'anno scorso ha risposto alla grande alla chiamata del team ufficiale della Casa austriaca, vincendo 2 GP e il titolo mondiale con 63 lunghezze sul belga Jago Geerts (Yamaha), anche lui presente a Mantova 2024. Dalla penisola iberica, dove si sta allenando in vista del debutto Adamo racconta che:
«Rispetto ad un anno fa mi sento molto più tranquillo e affronterò la nuova stagione con maggiore serenità. Non ho ancora realizzato completamente di essere io a dover difendere il titolo della MX2, ma sicuramente ne sono molto fiero perché non era questo il mio obiettivo di inizio della stagione 2023. Una delle cose che più mi ha aiutato è stata di pensare a salire sempre sul podio in ogni gara accettando che in molte giornate ci fossero piloti più veloci di me ed evitando di prendere rischi. Ho cercato di rimanere concentrato e di essere il più coerente. In un Campionato di 20 GP non si può essere sempre il più veloce».
Quest'anno però non avrai Tony Cairoli a darti i suggerimenti da bordo pista?
«Quando ero piccolo consideravo Tony un idolo e mi porterò sempre dietro il suo insegnamento. Non appena ho avuto l'occasione di lavorare con lui mi sono sentito in primo luogo fiero, anche come siciliano e molto felice. Durante la scorsa stagione ho trascorso più tempo con lui in Belgio che in Italia e questo mi ha aiutato molto a gestire le difficoltà dell'ultimo periodo, perché dopo la vittoria del GP Finlandia sono diventato un possibile Campione e ho sentito molta pressione sulle mie spalle . Tony mi mancherà, ma KTM è una grande squadra e ha un coach come Joel Smets , che in quanto a esperienza e carisma non è secondo a nessuno. Confrontarmi con Joel mi aiuta sempre molto».
Parliamo dei tuoi progetti, a cominciare dagli Internazionali d'Italia a Mantova, una pista che ben conosci?
«Ho iniziato a girare a Mantova quando avevo 10 anni, subito dopo essermi trasferito con la mia famiglia a Bologna. Sono molto grato ai miei per avermi dato l'opportunità di andare in moto, non è stato facile, eravamo in 6 in casa ei miei avevano un lavoro normale e non erano nemmeno appassionati di cross. Spero con la vittoria del mondiale di averli in qualche modo ripagati. Mantova è una gara speciale, la pista è preparata alla perfezione e c'è sempre tanto pubblico , tanti amici e fan che vengono a trovarmi. Sarebbe bello poter partire con una vittoria, il mio obiettivo di quest'anno è vincere il secondo mondiale MX2».